“Non pensavo che ci sarebbe piaciuto così tanto”, ecco cosa mi sono detta dopo aver finito il libro “Piccolo Genio” insieme ad Aurora.
Quando l’ho preso ero incuriosita dal titolo e dalle storie: come erano i piccoli geni da bambini? Beethoven, Charlie Chaplin, Maria Montessori, Samantha Cristoforetti, ma anche Giovanna D’Arco o San Francesco. Episodi di vita quotidiana romanzati, ma ispirati ed attinenti alle biografie di questi personaggi “speciali” , si tocca ogni campo, lo sport , la musica, la scienza e la filosofia, tutti questi grandi personaggi hanno una cosa in comune: sono stati dei bambini.
Il messaggio che si scopre nel libro è che oltre ad un talento innato, spesso evidente in questi geni fin da piccoli, ad ognuno è stato richiesto un grande impegno ed una grande tenacia per sfruttare al meglio i loro talenti e per diventare personaggi meritevoli di essere ricordati nella storia.
Un libro per bambini grandi o piccoli?
Sinceramente io ho scelto questo libro per me, non ho pensato di poterlo leggere ad Aurora (5 anni) , per lei mi sembrava troppo complicato, alcuni di questi personaggi si devono scontrare anche da piccoli con problemi importanti come dei genitori problematici, altri ancora con la morte, per tutti questi aspetti il libro mi sembrava troppo difficile da capire.
Comunque sia è un libro scritto per bambini che sono in grado di leggerlo da soli, è semplice e scritto in modo diretto, infatti sono i giovani geni stessi a parlare in prima persona e a rivolgersi direttamente al lettore. Il libro è diviso in capitoli di poche pagine che raccontato la giornata ipotetica di questi personaggi, le parole usate sono semplici ed immendiate, io direi che un bambinno di 7 anni può tranquillamente leggerlo da solo.
Confesso di averlo letto con divertimento e con una grande dolcezza verso quei personaggi che si sono scontrati con periodi storici complessi oppure che hanno avuto la sfortuna di incappare in genitori con vari problemi sia sociali che morali.
Poi una mattina Aurora ha notato la copertina colorata e variopinta del libro, le illustrazioni divertenti ed efficaci hanno attirato la sua attenzione e mi ha chiesto chi fossero quei bambini del libro che stavo leggendo. Io le ho fatto vedere i disegni del libro e lei mi ha subito chiesto di leggerle un racconto.
Pensavo che la sua attenzione non avrebbe resistito, invece si è appassionata a quelle storie dimostrando interesse per ogni bambino, visto che per lei era facile immedesimarsi in ogni storia, anche se i bambini appartengono a periodi storici lontanissimi tra di loro.
Per Aurora è stato subito un grande amore per questi piccoli geni, tanto che abbiamo letto il libro più volte.
il primo libro di Coaching per tuo figlio
La particolarità di questo libro è che ha un’appendice finale che incoraggia bambini e ragazzi a chiedersi quali siano i loro talenti principali, a farsi seguire da un adulto in questa loro ricerca personale. Proprio perché tutti fin da piccoli abbiamo delle caratteristiche innate, svilupparle e coltivarle farà di loro degli adulti consapevoli, felici e sicuri di sè che non potranno far altro che essere ottimi genitori a sua sua volta.
Adesso tocca a te
Così inizia l’appendice del libro che vuole stimolare tutti i bambini a cercare di dare il meglio di loro stessi e diventare dei piccoli geni. Tu cosa ne pensi , c’è bisogno di incoraggiare i nostri figli e di portargli una ventata di ottimismo con degli esempi reali?
Buona lettura, Ilenia
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