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Sardegna in Autunno

Visitare la Sardegna in Autunno: la magia del Natale tradizionale

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Sardegna in Autunno
Bacche di mirto

Se io dico Sardegna tu cosa dici?

MARE?

Qui ti volevo! Il mare è solo una piccolissima parte di quello che c’è da scoprire in Sardegna, perché non è solo un’isola ma un vero “continente” con lingue, tradizioni, piatti, paesaggi totalmente diversi.

Qui puoi leggere di una Sardegna che non conosci, vista in Autunno, vista con lentezza attraverso i paesi che, con le loro tradizioni autentiche, aspettano l’arrivo del Natale.

Arrivo a Golfo Aranci

L’arrivare a Golfo Aranci la mattina presto già ti immerge in un’atmosfera di calma e serenità.

Anche in Estate l’arrivo in questo Golfo è dedicato a pochissimi traghetti, quindi immaginati l’Inverno, il sole che si incastra tra le rocce dell’insenatura e sorge in mezzo al silenzio (si sente solo il traghetto che si svuota).

La Foresta Demaniale “ Limbara Sud”

Mentre ti dirigi verso Berchidda, guarda Golfo Aranci dall’alto, è così bello e la nave sembra davvero piccola.

Arrivati al centro visite della Foresta Demaniale “Limbara Sud” avrai a disposizione ben 11 sentirei di livello di difficoltà basso e medio, facilmente godibili.

Sardegna in Autunno
Foresta Demaniale Limbara

Si cammina in mezzo a una Foresta meravigliosamente colorata da bacche di mirto e frutti di corbezzolo. Qui puoi trovare anche la Casa delle Farfalle.

La nostra guida ci parla di una foreste fiorente di attività didattiche con scuole e università, d’altronde percorrendo il primo facile sentiero verso Stazzu tiuDaniele già si riscopre la storia di un recente passato di contadini che vivevano qui.Sardegna in Autunno

Gli Stazzi

Come si può definire uno Stazzu? Erano semplicemente una piccola comunità di 2 massimo 4 famiglie, che lavoravano insieme per il reciproco sostentamento. All’interno di queste micro “fattorie” si tenevano alcune capre o pecore. Le case erano costruite di granito che è la roccia che caratterizza tutto il paesaggio, mentre i recinti per gli animali erano spesso ricavati da spunzoni di roccia che naturalmente proteggevano il gregge.

Sardegna in Autunno
Stazzi- Berchidda

I collegamenti con i paesi più grandi erano difficili, qui il territorio è impervio, si lasciava lo stazzu talvolta solo in caso di malattia.

Questa vita difficile e umile è stata totalmente abbandonata negli anni ’50.

Berchidda

Il Comune di Berchidda conta circa 3000 abitanti che si occupano di agricoltura, lavorazione del sughero e della produzione di vino (qui siamo nella zona di produzione del Vermentino di Gallura Docg).

Questo borgo è sede di manifestazioni di grande interesse come “Time Jazz” durante questo evento il centro storico e la Foresta Demaniale del Limbara Sud si trasformano in sale da concerto jazz all’aperto.

Museo del vino di Berchidda

Facciamo una visita al Museo del Vino di Berchidda che è anche Enoteca regionale.

Sardegna in Autunno
Museo del Vino, Berchidda

Qui attraverso il percorso dedicato alla storia del vino in Sardegna si scoprono tracce della coltivazione della vite fin da epoca preistorica.

Non dimentichiamoci che siamo a Berchidda, nell’entroterra della Gallura dove si produce il Vermentino unica Docg della Sardegna.

Sardegna in Autunno
Museo del vino Berchidda- Contenitore di sughero

EatBerchidda

Cos’è EatBerchidda? Il modo per assaporare l’ospitalità autentica della Sardegna.

Per un Sardo il massimo dell’ospitalità è aprirti casa sua, quindi Andrea, Paolo e Francesco, tre giovani produttori locali di vino e salumi, hanno avuto l’idea di far provare questo tipo di ospitalità a chi li contatta.

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EatBerchidda- Atlantiswine

Da imprenditori innamorati della loro terra e del loro lavoro, non ti offriranno solo un pasto, ma un’immersione nella loro cultura.

Da non perdere Vermentino e le salsicce sarde prodotte a pochi passi dal centro di Berchidda.

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Notte de Chelu- Coro tradizionale

Notte De Chelu a Berchidda

A Berchidda la Notte più magica dell’anno è quella dell’8 Dicembre: la Notte de Chelu.

Sardegna in Autunno
Notte de Chelu- Berchidda

In questa notte vengono esposti 8 presepi rionali per tutto il paese, in questa notte puoi seguire un itinerario-degustazione tra i Presepi creati dalla gente del paese e la cultura enogastronomica locale.

(Tortello berchiddese, zuppa berchiddese, il formaggio fresco “peretta”,…)

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Luogosanto in Gallura 

Luogosanto è un altro piccolo borgo della Gallura.

Il suo nome racconta la sacralità del luogo. A Luogosanto c’è una straordinaria concentrazione di costruzioni dedicate al culto risalenti al 3400-2500 a.C.

La fondazione del Paese risale al XIII secolo ed è collegato alla creazione del convento ad opera dei Frati Francescani.

Nel Museo che si trova nell’antico convento adiacente alla Basilica, si possono trovare numerosissime testimonianze del culto di Nostra Signora di Luogosanto alla quale sono state attribuite molte Grazie, testimoniate da numerosissimi ex-voto.

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Luogosanto- Museo della basilica

Curiosità:  a questa Madonna vengono tuttora dati in segno di riconoscenza gli anelli, così nel Museo è possibile vedere dei pezzi molto antichi, che ci fanno ripercorrere anche la storia del costume e dell’oreficeria del luogo.

Chiese rurali di Luogosanto

Il territorio di Luogosanto è ricchissimo di piccole Chiese campestri, erette per lo più in epoca medievale, con funzione non solo religiosa, ma anche di ricovero per i viandanti.

Tradizionalmente queste Chiese sono sempre aperte e a disposizione di chi ne ha bisogno.

Una delle più significative è l’Eremo di San Trano e Niccolò, dove la leggenda narra che fu la Vergine Maria ad Indicare a 2 Frati Francescani il luogo di sepoltura dei corpi dei due Santi.

L’abside della Chiesa è un blocco di granito cavo dove si narra che trovassero riparo i due santi.

Sempre nel territorio di Luogosanto si può ammirare la Chiesa di San Leonardo probabilmente annessa al Castello di Balaiana.

A questo luogo archeologico si accede attraverso una scala immersa nella vegetazione, una volta in cima si può godere di un panorama unico costellato di rocce granitiche.

Questa è una zona che ci parla della vita Medioevale della Sardegna attraverso anche altri ruderi di Castelli come Palazzu Baldu, immerso in un parco ricco di lecci e querce da sughero, ma anche conformazioni naturali come i Tafoni, rocce erose dal tempo e dal vento usate come rifugi da uomini e animali.

 

Agriturismi nei dintorni di Luogosanto, Gallura

Non dimentichiamoci che la Storia e le tradizioni della Sardegna sono legate soprattutto alla sua terra e non al suo mare. Per gli abitanti dell’Isola il mare ha sempre portato guai (conquistatori, tiranni ed invasori).

La campagna, per quanto dura e impervia ha dato forza e identità alla popolazione sarda.

Se stai cercando un’esperienza che ti racconti realmente la vita della Sardegna dal Medioevo agli anni ’50 devi visitare uno stazzu. Questi piccoli agglomerati rurali di 2-4 case sono stati trasformati in agriturismi, dove si respirano le tradizioni antichissime di questo piccolo continente.

Noi abbiamo visitato lo Stazzu Canu dove abbiamo gustato la zuppa gallurese, il porceddu e le seadas ripiene di formaggio fresco, in un luogo fuori dal tempo. Un ambiente fatto di lentezza, silenzio e convivialità.

Fonni in Barbagia

Visitare il paese di Fonni durante la festa delle Cortes Apertas è il modo perfetto per conoscere la Sardegna d’Autunno.

Una Sardegna fatta di sapori unici e di tanti lavori artigianali che rimangono immutati nel tempo nelle piccole botteghe.

Le case antiche, i laboratori piccoli, i forni storici si aprono ai visitatori.

Curiosità: a Fonni viene prodotto un biscotto, conosciuto come “savoiardo” sardo di Fonni. Si tratta di un biscotto morbido e leggero composto solo di uova, zucchero e farina.

Durante la festa delle Cortes Apertas si può assistere, oltre che a balli tipici dei fonnesi in costumi tradizionali, anche alla messa in scena della lotta tra Bene e Male delle maschere sarde tipiche di Fonni.

S’Urthu, l’animale vestito di pelli nere o bianche, di montone o di caprone, viene cacciato e domato da sos Buttudos, uomini incappucciati vestiti di nero, con dei campanacci sulle spalle. A questa rievocazione partecipano anche i bambini più piccoli, fin dai 6 anni mascherati sia da cacciatori che da animali.

Sardegna d'Autunno
S’Urthu e sos Buttudos – la bestia che scappa e l’uomo che la doma

Grandi e piccoli mascherati sono completamente macchiati di nero e corrono tra la gente “marcando” i passanti con le loro mani fuligginose.

 

Gli artigiani di Fonni

Vedere fare il pane durante questa festa mi ha fatto sentire parte della Barbagia.

Il pane e tutte le sue infinite forme in ogni paese rappresenta per me l’accoglienza.

Sardegna in Autunno
Fonni- Cortes Apertas – pane tipico

Il pane tipico di Fonni si chiama Tundas e ha la forma di un fiore ed è bellissimo e buono.

Sardegna d'Autunno
Fonni- Cortes Apertas – pane tipico- Tundas

Fonni confeziona anche un “pane” speciale Su Cohone e Vrores ,pane dedicato e preparato in occasione della festa di San Giovanni Battista, si tratta di una complessa struttura fatta di piccole galline ed uccellini, un pane che non viene mangiato (non è commestibile), ma portato in processione, benedetto e poi distribuito ai cavalieri della processione solenne del 24 Giugno.

Sardegna d'Autunno
Su Cohone e Vrores – pane votivo

Da vedere assolutamente è il Museo della Cultura Pastorale di Fonni che ti conduce in un viaggio nelle tradizioni di questi luoghi, dagli abiti tradizionali che richiedono quasi 3 anni di lavoro, le maschere tradizionali, gli antichi mestieri e la vita dei pastori.

Sardegna in Autunno

La Barbagia ci ha accolto con la sua grande operosità e ci ha scaldato il cuore con la sua accoglienza sincera e spontanea.

 

 

ilenia.montagni

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